MOTO E VESPA
"Com'è possibile che quando guidano non abbiano paura?
Che cosa rispondere? Questo, forse: che l'uomo curvo sulla sua motocicletta è tutto concentrato sull'attimo presente del suo volo; egli si aggrappa a un frammento di tempo
scisso dal passato come dal futuro; si è sottratto alla continuità del tempo; è fuori dal tempo; in altre parole, è in uno stato di estasi; in tale stato non sa niente della sua età, niente di sua moglie, niente dei suoi figli, niente dei suoi guai, e di conseguenza non ha paura, poiché l'origine della paura è nel futuro,
e chi si è affrancato dal futuro non ha più nulla da temere.
La velocità è la forma di estasi che la rivoluzione tecnologica ha regalato all'uomo. A differenza del motociclista, l'uomo che corre a piedi è sempre presente al proprio corpo, costretto com'è a pensare continuamente alle vesciche, all'affanno; quando corre avverte il proprio peso e la propria età, ed è più che mai consapevole di se stesso e del tempo della sua vita.
Ma quando l'uomo delega il potere di produrre velocità a una macchina, allora tutto cambia: il suo corpo è fuori gioco, e la velocità a cui si abbandona è incorporea, immateriale - velocità pura, velocità in sé e per sé, velocità-estasi."
La lentezza - Milan Kundera
|
|
Piaggio Vespa 50 (1962) - Bianchi Aquilotto (1949)
VESPA PE 200 (1983) |